MINISTERO DELL'INTERNO DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA PON Legalità FESR FSE 2014/2020
Avviso pubblico per l'avvio di iniziative per la prevenzione ed il contrasto dei fenomeni di racket e usura
Asse 4 – Favorire l'inclusione sociale e la diffusione della legalità Azione 4.2.2 – Azioni prevenzione e contrasto ai fenomeni del racket e dell'usura
PROGETTO ASSISTENZA alle VITTIME di RACKET e USURA
CUP J64G20000300001

Decalogo Antiususra e Antiracket

Decalogo Antiususra

1 Non rivolgerti mai, per nessuna ragione, a chi ti offre denaro in prestito con rapide procedure chiedendoti in cambio interessi elevati o altre pesanti condizioni.

2 Recati soltanto presso le banche o le società finanziarie autorizzate e renditi sempre conto di quanto ti vengono a costare i soldi presi in prestito.

3 Quando ti rivolgi a una finanziaria, assicurati che sia abilitata ad esercitare il credito. E accertati sempre che tutte le condizioni risultino dal contratto.

4 Se nessuna banca è in grado di garantirti un prestito, rivolgiti allora ad un Consorzio fidi o alla Fondazione antiusura più vicina.

5 Denuncia prima possibile l'usuraio alle autorrità di polizia. Non perdere mai tempo: prima denunci e maggiori sono le possibilità di tornare a una vita normale. La legge, aiuta le vittime dell'usura che hanno denunciato.

6 Per incastrare l'usuraio fattii furbo: la tua denuncia sarà più incidiva quanti più elementi di prova potrai produrre.

7 Fai valere i tuoi diritti. Ricordati che in nessun caso l'usuraio può presentare instanze di fallimento contro di te, e che se viene accertato il rapporto usuraio non sono dovuti interessi. Comunque non restare mai solo: cerca il sostegno o di una fondazione o di un'associazione antiusura.

8 Se non riesci ad ottenere un prestito dalla banca, chiedi spiegazioni e sforzati di capirne le ragioni.

9 Leggi con attenzione tutt le clausole contrattuali quando ti viene concesso il credito: sia i tassi proposti sia le altre condizioni possono essere contrattati.

10 Se la banca ti chiede il rimborso del credito, cerca sempre di concordare un piano di rientro. E fai anche attenzione agli sconfinamenti.



Decalogo Antiracket

1 Non sottovalutare mai la prima telefonata, il primo segnale "strano", il primo passaggio dal negozio di persone sospette.

2
Mettiti subito in conctatto con le forze dell'ordine. In questa fase

3 Mettiti subito in contatto con i tuoi colleghi, non bisogna restare soli. Se ti è stato chiesto il pizzo, sicuramente è stato chiesto anche ad altri. Rivolgiti alla tua associazione di categoria. Cerca l'associazione antiracket più vicina e se non c'è prova, con altri colleghi, a costutuirla. Il tuo coraggio può non bastare, serve "l'intelligenza": quando si è in tanti a denunciare nessuno può essere colpito dalla rappresaglia, si è più sicuri.

4 Collabora senza riserve con le forze dell'ordine e con l'appoggio dell'associazione. Chiedi che in questa fase ti sia garantito il necessario anonimato. Si possono attivare indagini per "incastrare" gli estorsori, senza essere chiamati direttamente in causa: si possono trovare prove o i mafiosi possone essere arrestati per altri reati.

5 Quando si presenta l'estorsore cerca sempre di prendere tempo, non chiudere subito la trattativa con un si o un no. Fai presente, ad empio, le tue difficoltà economiche. Cerca di trattare sull'importo che ti viene chiesto. Bisogna farli arrestare tutti. Non precipitare i tempi serve a fare venire allo scoperto il maggior numero di persone coinvolte per non fare arrestare solo l'ultima ruota del carro.

6 Non fidarti dei falsi amici. Alle volte si presenta dopo che hai ricevuto una minaccia o un danneggiamento, qualcuno che si offre per "mediare". Di solito è un altro imprenditore che già paga da molto tempo p è un amico vero solo degli estorsori. Non vuole aiutarti, vuole solo aiutare la mafia convincendoti a cedere. Quando ti dice "che tanto pagano tutti", "che in fondo si può trattare sul pizzo", "che lo Stato non è in grado di proteggere chi lavora" ed altro ancora, parla per conto della mafia.

7 Non cedere alla paura. Se vi è l'associazione, non sei più solo. Parlare con i tuoi colleghi ti aiuta ad essere più forte. L'estortore ti appare forte solo perchè tu sei impaurito e, quindi, debole.
Quando subisci un'intimidazione trova la forza per resistere nella solidarietà dei tuoi colleghi. Se cedi adesso, hai ceduto per sempre. Questo è il momento più delicato, devi assumerti la responsabilità più impegnativa. Mai e poi mai bisogna pagare. Non ti conviene. La tua convenienza è nella denuncia. Potrai liberamente lavorare.

8 Se hai subito dei danni c'è la legge antiracket che ti risarcisce. Non dimenticare che la domanda al Fondo di solidarietà deve essere fatta entro 120 giorni dal danneggiamento. La legge ti risarcisce gli eventuali danni ai bene mobili e immobili e anche il mancato guadagno.

9 Insieme all'associazione ricerca la solidarietà dell'intera comunità. Non dimenticare che è la solitudine e l'isolamento a esporre chi denuncia. La vera protezione alla tua persona è il sostegno dei cittadini, della società civile, delle istituzioni. La lotta al racket non è solo per difendere la tua azienda, ma per difendere tutta la comunità. Non avere esitazioni nel contrastare possibili sottovalutazioni del fenomeno: spiega che è sempre meglio intervenire all'inizio quando è più facile contrastare il racket. Se si lascia tempo per radicarsi occorrono poi più sforzi.

10 Ora non sei più solo. Sarà molto difficile colpirti. Con l'associazione bisogna constituirsi parte civile nel processo penale. Con fiducia bisogna aspettare la sentenza di condanna.




A.L.I.L.A.C.C.O.
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